Oltreparola – Alfredo Rapetti Mogol

La galleria VS Arte si trasferisce nel cuore dello storico quartiere di Brera in via Ciovasso 11 a Milano dove inaugura il nuovo spazio con la mostra personale intitolata: “Oltreparola. Alfredo Rapetti Mogol”, a cura di Gianluca Ranzi, aperta al pubblico dal 19 settembre al 20 ottobre 2018.

La rassegna presenta una selezione di lavori, di cui alcuni inediti, dove grafemi, segni e parola scomposte affiorano dalla materia pittorica nonché dai supporti più vari come cemento, piombo, vecchi fogli manoscritti, acrilici o pagine di quaderni ingiallite dal tempo. L’esposizione inaugura durante la Settimana della Moda di Milano e offre inoltre l’opportunità di ammirare l’esclusivo abito disegnato dallo stilista Gianni Tolentino, realizzato con un tessuto su cui è riportata un’opera di Alfredo Rapetti Mogol creata per questa circostanza.
Rapetti Mogol usa un linguaggio rigoroso e talvolta scarno che racchiude in sé la ricchezza inesauribile della molteplicità alfabetica, dei suoi riferimenti e delle sue connessioni. Nelle  opere come le sue note “Lettere” fra cui “Scrittura bianca” realizzato in acrilico su tela del 2012 (100×100 cm) lo scrivere e la decifrazione della parola diventano un nuovo alfabeto  che, anche se usato in modo minimale, comprende tutto sé stesso e va oltre, per dare inizio a una sorta di grado zero del linguaggio, che parla di vita, di metamorfosi e di dinamismo del mondo. Tracciati di segni, grafemi e parole criptate dalla loro scomposizione diventano pertanto strumenti della memoria e riaffiorano dall’indistinto, come in “Cemento bianco” del 2002 (40×80 cm).
In questo modo gli alfabeti si coagulano o si liquefano per dare vita a nuovi insiemi, come lavori intitolati “Io sono io”, del 2018, acrilico su piombo (51×41) o nella celebre versione su carta manoscritta a inchiostro blu (19,5×24,5) dove l’opera connette il passato tenendo presente il futuro offrendo di conseguenza nuove prospettive per rileggere, più consapevolmente e più criticamente , la crescente complessità del mondo attuale. Invece nell’opera “L’anima resta”, del 2018, le parole scomposte inducono a fermarsi, chiedono tempo, sono enigmatiche,  eseguito a inchiostro tipografico su carta (28×19) , da cui emerge il potere della grande arte di interrogare l’osservatore.
Il pittore Rapetti Mogol è da sempre attratto dalla sperimentazione, dal nomadismo culturale nonché dalla multidisciplinarietà, come testimoniano le sue fasi di ricerca sul confine attraverso l’immagine e parola, oltre alla musica, canto, la pittura e l’installazione. A tale proposito Gianluca Ranzi commenta: “Così l’artista percorre la ricerca che l’arte contemporanea ha condotto sulle interferenze, sulle scomposizioni e le destrutturazioni semantiche (…). In altre parole le opere di Alfredo Rapetti Mogol fondano un nuovo spazio di libertà dove il linguaggio è dato dalla fertile contaminazione di parola e di immagine”.
Accompagna la mostra un catalogo con il testo critico di Gianluca Ranzi e le immagini delle opere esposte.

Orari della mostra: da lunedì a sabato, dalle 10.30 alle 19.30. Ingresso libero.
Info pubblico Tel. +39 335 8004220 – www.vsarte.it

Giuseppe Lippoli

Redazione

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