Due mostre per descrivere la genialità di grandi interpreti tra moda e arte

[dropcap]D[/dropcap]ue  nuove mostre si inseriranno nel panorama numerose iniziative per il bicentenario di Maria Luigia d’Asburgo-Lorena a Parma, i temi sono la genialità sartoriale di Gianfranco Ferré e l’arte fotografica di Michel Comte.  Al primo piano si svolgerà la mostra “Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze”, a cura di Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré. Il secondo piano invece verrà completamente dedicato alle installazioni di Michel Comte per la mostra “Neoclassic” curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini e Anna Tavani. Fortemente voluta e sostenuta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, la doppia mostra Ferré/Comte è anche il chiaro desiderio di offrire, all’interno delle iniziative rivolte a valorizzare il territorio in occasione del 200° anniversario dell’arrivo della Duchessa. E’ anche un evento che guarda alla contemporaneità all’interno di uno dei palazzi più prestigiosi e antichi della città.
Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura di Parma chiosa: “come Comune di Parma abbiamo voluto lanciare la sfida di uno sguardo che si proietta oltre il tempo che sembra essergli dato. Il progetto di Gloria Bianchino ed Alberto Nodolini restituisce infatti la possibilità inesauribile che nasce dal coraggio di non fermarsi alla superficialità delle cose. In questo modo forse il più innovatore tra i grandi stilisti della moda italiana e la forte e fragile duchessa, vissuta in un’epoca più grande di lei, possono incontrarsi. Ai curatori la mia più sincera stima e gratitudine, anche per la capacità di rappresentare quella Parma dall’intelligenza non scontata e dal cuore generoso”.
Gianfranco Ferré e Maria Luigia con delle inattese assonanze, è realizzata grazie al fondamentale contributo della Fondazione Gianfranco Ferré. Propone un’ampia selezione di capi delle collezioni Alta Moda e Prêt-à-Porter, frutto di un lavoro di ricerca finalizzato all’individuazione di “inattese assonanze” tra alcune declinazioni dello stile di Ferré e le passioni, il gusto e i tempi della “Buona Duchessa”. Una mostra giocata tutta sui dettagli della storia del costume reinterpretati in moda dal genio di Ferré. E’ questo che evidenziano i 60 splendidi capi che saranno esposti in mostra, accompagnati dai bozzetti preparatori. La mostra intende creare un percorso emozionale e filologico al contempo. E’ articolata in ambienti tra loro ben distinti, concepiti ponendo l’accento sui gusti, le passioni, le fascinazioni dell’epoca e dunque della protagonista Maria Luigia. Da sempre affascinato dalle grandi donne della storia, Gianfranco Ferré nelle sue collezioni vive come costante il richiamo alle mode del passato. In un gioco di assonanze estetiche, gli abiti esposti mostrano chiaramente come Ferré dialoghi con la cultura neoclassica. Nel suo guardare al passato Ferré non lavora sull’insieme, ma sui particolari, che vengono esaltati e resi contemporanei. Scrive Alberto Nodolini nel suo testo in catalogo: “Abbiamo proposto un racconto che tiene conto di diversi elementi: dunque ecco in mostra un nucleo di immagini che propone una riflessione sul Direttorio: ecco uno spazio dedicato alle Camicie attraverso le quali Ferré crea volumi importanti e geniali spostamenti e altrettanto geniali tagli; e poi ancora maniche rimborsate, polsi alti, abbottonature militari ridisegnate. E ancora poi le Crinoline esposte in evidenza come strutture portanti del cono delle gonne e ancora le trasparenze, e le brache all’orientale della cultura napoleonica, quella moda orientale che l’Imperatore importa in Francia”.
Rita Airaghi, Direttore della Fondazione Gianfranco Ferré aggiunge: “I perché della presenza delle creazioni di Gianfranco Ferré nel contesto della mostra rimandano ai criteri con cui affrontiamo il suo lascito creativo, per noi costante oggetto di ricerca e di studio. Il confronto sistematico con un patrimonio sfaccettato ed eterogeneo ci permette di affrontarlo secondo una logica flessibile, grazie alla quale da ciò che Ferré ha creato non è impossibile ricavare e proporre impressioni sempre nuove, capaci di sorprendere e spesso di stupire. Inattese, dunque, come le assonanze con il gusto e le passioni di Maria Luigia e del suo tempo”. Nella mostra Michel Comte “Neoclassic”, le emozioni di un antico passato sono reinterpretate con rigorosa poesia da uno fra i più prestigiosi fotografi contemporanei. Ancora oggi il fascino dell’arte neoclassica rimane immutato nella storia, nella moda e nel design. Comte racconta il suo modo di interpretare la parabola neoclassica attraverso un percorso di sculture, installazioni di luce e immagini fotografiche.
Grandi interpreti fra moda e arte Palazzo del Governatore Piazza Giuseppe Garibaldi , Parma 30 settembre 2016 – 15 gennaio 2017 Preview stampa: martedì 27 ore 12.00 | Vernissage: giovedì 29 settembre ore 18.00
Luciano Riella

Redazione

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