Gioco legale, EGP-FIPE: “AI e registro di esclusione strumenti necessari”

Gioco legale, EGP-FIPE: “AI e registro di esclusione strumenti necessari”

Sempre più persone dedicano il loro tempo a giocare. Un fenomeno che non può passare di certo inosservato, soprattutto considerando che in cinque anni è raddoppiata la spesa nel gioco online. In calo, invece, le somme spese con apparecchi da gioco che hanno registrato un -18% dal 2019 al 2023. Proprio su tale argomento è intervenuto Emmanuele Cangianelli, Consigliere Delegato FIPE Confcommercio per i giochi pubblici e Presidente EGP FIPE, intervenuto nel corso della 14ª edizione della European Conference on Gambling Studies and Policy Issues a Roma, organizzata dalla European Association for the Study of Gambling, un appuntamento biennale che interessa tutti gli stakeholders continentali del mondo del gioco legale.

Gioco legale, EGP-FIPE: “Essenziale dialogo tra istituzioni e operatori”

A tal proposito Emmanuele Cangianelli ha dichiarato: “I prossimi mesi saranno decisivi per impostare un riordino del comparto del gioco legale, certamente fondamentale e non più prorogabile. Questo importante appuntamento è l’occasione per confrontarsi e mettere a fattor comune le best practice implementate a livello europeo, nonché per fare il punto su cosa ad oggi ancora non funziona nel mercato regolamentato italiano, a partire dai distanziometri e dalle limitazioni orarie per arrivare alle disparità di tassazione e vincite che generano indebiti vantaggi competitivi di prodotti o canali distributivi su altri. Una riflessione, quest’ultima, fondamentale per fare finalmente un passo avanti”. 

Ha quindi proseguito: “Dal canto nostro non possiamo che sottolineare ancora la centralità del ruolo degli operatori sul territorio, pronti a tutelare i consumatori dai rischi del gioco patologico e dall’illegalità. Tuttavia, per un reale cambio di passo è necessario mettere questi ultimi in condizione di poter agire e per questo occorre abilitare strumenti innovativi, anche dal punto di vista tecnologico. Penso certamente all’uso dell’intelligenza artificiale per la categorizzazione dei giocatori e all’introduzione di un registro unico di esclusione, la cui efficacia è ormai riconosciuta a livello internazionale. Non meno importanti sono un’adeguata formazione del personale e una corretta comunicazione sociale che possa favorire un gioco realmente consapevole. Va da sé che per realizzare tutto questo serve un dialogo costante tra tutti gli stakeholder coinvolti, a partire dalle Istituzioni nazionali e locali“.

Veronica Caliandro

Laureata in Economia Aziendale, indirizzo e-commerce, e giornalista pubblicista, sono da sempre appassionata di tutto ciò che concerne il mondo della tecnologia, dell'economia e del calcio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *