Due chiacchiere con….Maria Romana Barraco

Due chiacchiere con….Maria Romana Barraco

Inauguriamo la nostra rubrica dedicata alle interviste con una giovane e brava giornalista, Maria Romana Barraco da poco diventata “anchor” di TgCom24, il canale all news di Mediaset (canale 51 del digitale terrestre, 509 della piattaforma Sky) che ci ha concesso un po del suo tempo per rispondere a qualche domanda su di lei e sulla sua carriera che, seppur breve, ha già tanto da raccontare. 

Conosciamo meglio Maria Romana Barraco

Giornalista televisiva e radiofonica, Maria è “Romana di nome e di fatto” visto che la città eterna le ha dato i Natali nel 1988, Come si definisce lei “riccia e affamata” è da sempre appassionata e impegnata nel mondo della comunicazione: dopo essersi laureata in Giurisprudenza infatti, ha iniziato subito a muovere i primi passi in questo mondo diventando giornalista pubblicista, addetta stampa e lavorando in radio e nelle tv locali. Ha collaborato poi con diverse testate giornalistiche online di grande importanza, fino ad atterrare nella redazione di TGCom24 (Mediaset) a Giugno 2024. Non in ultimo tra le tante cose, si occupa anche di formazione (scrittura creativa, il giornalismo, radio, comunicazione e l’uso consapevole dei social network).

 

Una domanda di rito, giornalista per scelta o per passione? Quando hai capito che questa sarebbe stata la tua strada? Ci sono stati momenti difficili per arrivare ad essere una professionista?

Direi giornalista “per necessità”, nel senso che quella del “raccontare”, comunicare ed esprimere è sempre stata per me una necessità praticamente esistenziale. Credo fortemente nell’incontro e nello scambio, nella condivisione delle idee, nell’ispirazione e soprattutto nelle storie che si raccontano per informare, emozionare, tramandare.

In realtà a questo mestiere mi sono appassionata relativamente tardi (ero già ventenne) ma mi è sempre piaciuto molto scrivere e comunicare, appunto, fin da bambina. Come per tutti i mestieri, ci vuole molta passione. E’ un lavoro che sa essere molto duro, totalizzante, estraniante.

Cosa pensi in generale oggi dell’informazione in considerazione che internet e i social, sono strumenti dove ormai la gente cerca notizie (spesso senza neanche fare attenzione all’attendibilità della fonte)?

Dell’utilizzo consapevole dei social, soprattutto da parte delle giovanissime generazioni, mi sono occupata proprio qualche tempo fa con un bellissimo progetto all’interno di alcune scuole di Roma.

Penso che internet, i social network e in generale i new media siano degli strumenti e come tali dovrebbero essere utilizzati. Con consapevolezza e misura sanno essere davvero qualcosa di potentissimo, penso anche nel mio stesso lavoro quanto la tecnologia abbia aperto letteralmente dei nuovi mondi! Ma serve appunto consapevolezza, che è proprio la parola chiave: soprattutto nel mondo dell’informazione. Non fermarsi mai al primo strato superficiale ed essere sempre curiosi, critici, attenti.

Inviata o anchor ….. quale credi sia la scelta migliore a livello di carriera secondo il tuo punto di vista?

Amo entrambi questi ruoli! Sono due declinazioni molto diverse, quando sono inviata sul campo ci sono tempi e modalità molto stringenti, sei letteralmente dentro la notizia e hai il dovere deontologico e non solo di farti strumento di raccolta di tutte le informazioni possibili, e restituirle a ritmo serrato nel qui e ora dove ti trovi.

La conduzione del telegiornale è un’esperienza diversa, altrettanto emozionante e di grande responsabilità. In quel momento hai un ruolo molto importante, quello di guidare lo spettatore attraverso la narrazione delle notizie, che deve essere chiara, semplice, pulita e puntuale. La forma e il registro sono molto importanti.

La verità è che amo profondamente alternare entrambi questi due ruoli!

 

Anche se sei una giornalista molto giovane, saresti in grado di dirci se il mondo del giornalismo e tutto ciò che ruota intorno concede le stesse opportunità a uomini e donne? Ci sono situazioni che hai notato o che ti hanno fatto pensare a qualche disparità?

Faccio questo mestiere da 15 anni e devo dire che le cose sono molto cambiate. Mi è successo in passato, proprio agli inizi della mia carriera, di sentirmi dire “meglio affidare questo ruolo al collega (maschio, ndr) visto che qui la sera si fa tardi e sai com’è… meglio per un uomo”. Era molto tempo fa e a parlare era una persona che ricopriva un ruolo molto importante. Ricordo che ci restai molto male, avrei preferito sentirmi dire “scelgo lui perché lo ritengo più bravo”, nel caso.

Oggi per fortuna vedo un’attenzione più matura che mi fa molto ben sperare anche il prossimo futuro. Ci sono ancora tanti passi da fare proprio a livello culturale e sociale, ma ad esempio nel mio campo, sul mio lavoro, posso dire con orgoglio di vedere tante aziende del mondo dell’informazione sempre più attente e sensibili al superamento di ogni disparità di genere, anche nella gestione delle proprie risorse.

La conduzione di un TG è un punto di partenza nella carriera di un giornalista o il punto di arrivo?

Penso sia giusto godersi le soddisfazioni lavorative quando arrivano gratificazioni soprattutto dopo tanti sacrifici e impegno costanti… ma penso che ogni tappa della propria carriera debba sempre essere vissuta come una continua occasione di crescita e insegnamento. Non si smette mai di imparare, migliorare e costruire, sia umanamente che professionalmente.

Famiglia o professione, per te cosa viene prima per te?

Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui non si dovesse scegliere tra le due cose, soprattutto per una donna. Io posso dire nel mio piccolo di essermi sempre impegnata, da più giovane prima e da più adulta adesso, a seguire le mie passioni e le mie ambizioni lavorative senza rinunciare agli affetti e alla mia vita privata. Non è facile, ci vuole impegno e comprensione reciproca anche nei rapporti con le persone che ti stanno accanto, ma penso che si possa riuscire a trovare il giusto equilibrio.

 

Quali sono le tue ambizioni o comunque i programmi per il futuro prossimo?

Non riesco a immaginarmi in un contesto lavorativo diverso. Amo profondamente questo lavoro e non potrei letteralmente fare altro! Mi piacerebbe continuare a fare quindi quello che faccio, in tv, in radio e in generale nel mondo della comunicazione, dell’informazione e dell’intrattenimento. Con nuove sfide e nuove opportunità… sono sempre curiosa e affamata!

 

Hai qualche aneddoto simpatico o divertente che ci vorresti raccontare, capitato durante la tua carriera?

Sì, c’è un aneddoto molto divertente che tradisce proprio il mio entusiasmo e la mia passione per questo lavoro: non dimenticherò mai la prima volta che ho condotto il telegiornale in diretta. Ero così felice ed entusiasta che ho esordito subito con grande energia e un enorme sorriso. Peccato che era la pagina di politica estera dedicata a tristi notizie di guerra… ecco, come dicevamo lì ho capito ancora una volta quanto questo ruolo sia importante, veicolare le notizie e quindi empatizzare anche con lo spettatore, vivendo insieme a lui le emozioni delle notizie che si raccontano, mettendo da parte le proprie.

 

Grazie mille a Maria Romana Barraco.

Chi volesse sapere più di lei può dare un’occhiata al suo sito web www.mariaromanabarraco.it

Redazione

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