Al Maxxi di Roma un talk per celebrare l’incontro fra arte e food

Al Maxxi di Roma un talk per celebrare l’incontro fra arte e food

Al Maxxi di Roma un talk per celebrare l’incontro fra arte e food

ROMA (ITALPRESS) – Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo ha ospitato il secondo evento di approfondimento legato alla mostra joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni.
Un momento di riflessione e incontro sulla relazione tra le arti e il “food” inteso come settore culturale, sociale ed economico a partire da un’eccellenza italiana come Nutella e dall’esperienza di mostra al MAXXI che ha saputo mettere in risalto le caratteristiche storiche, enogastronomiche e collettive del prodotto insieme all’aspetto creativo dell’illustratrice Francesca Gastone.
Chiara Bertini, curatrice della mostra: “Cibo e arte sono entrambi mossi da bisogni, desideri e voglia di condividere. Quella di Nutella è una storia lunga 60 anni, abbiamo avuto l’occasione di farne parte e lasciarne una traccia nella mostra. I visitatori hanno potuto lasciare un loro contributo visuale. L’idea era farli accomodare, sentirsi a casa e lasciare una propria traccia in cui potessero sentirsi parte del mondo Nutella”.
Francesca Gastone, illustratrice della mostra, ha sottolineato: “Quello che abbiamo cercato di fare è di elevare un prodotto come Nutella, e valorizzarlo nel racconto dalla nascita fino ai giorni nostri. Spero che le persone che hanno visitato questa mostra si siano divertite. Il nostro scopo è stato quello di raccontare questo prodotto che fa parte di tutti noi da sempre. L’intervento maggiore è stato quello di ritagliare l’archivio storico per creare questi personaggi in scala 1 a 1 che accompagnassero il visitatore. La parete interattiva è per me la parte migliore dell’esposizione in termini visuali. E’ bellissimo vedere, al termine di questa mostra, quanta interazione ci sia stata”.
Per Paola Buzzini, storica dell’arte “il legame tra cibo e arte è molto forte. Credo che ci siano diversi aspetti di connessione. La creatività in primis, perchè sia l’artista che lo chef partono con il loro progetto da degli stimoli, così come il metodo, perchè entrambi hanno una conoscenza tecnica, e infine direi la parte di ricerca, perchè entrambi fanno molto studio legato ai materiali. Penso che Nutella, così come pochissimi altri brand in Italia, sia legata al mondo dell’arte. Possiamo vedere come in questi 60 anni Nutella abbia fatto un’evoluzione, pur rimanendo legata a un’immagine molto forte che è entrata nella mente delle persone”.
Daniele De Michele in arte Donpasta, regista e scrittore, sottolinea che “il cibo è qualcosa che ha a che fare con l’identità, e come tutte le cose che fanno parte della nostra storia hanno bisogno di un racconto, che può essere fatto tramite l’arte. L’arte è quella che permette di mettere i paletti alla storia umana. Il cibo ha avuto la possibilità di essere raccontato attraverso le immagini e le parole. Il mio ricordo legato a Nutella? Quando facevo atletica da ragazzo, tornavo a casa e mangiavo Nutella”.
E’ stato approfondito anche il rapporto tra artisti e chef, due figure apparentemente distanti ma che condividono una visione simile: quella di trasformare un’idea in qualcosa di tangibile, capace di suscitare emozioni, accendere un ricordo e regalare un’esperienza.
Il pubblico ha scoperto come, attraverso il cibo, persone con una sensibilità artistica unica siano in grado di creare opere che non solo stimolano il gusto, ma che parlano anche al cuore e alla mente. Il cibo diventa un linguaggio universale che va oltre la nutrizione, trasformandosi in una forma d’arte capace di toccare le corde più emotive, di saziare e di donare momenti di pura bellezza sensoriale.
-foto spf/Italpress-
(ITALPRESS).

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