Lavoro, Bombardieri “Grean Deal? Serve un cambio di orizzonte in Europa sugli strumenti”

Lavoro, Bombardieri “Grean Deal? Serve un cambio di orizzonte in Europa sugli strumenti”

Lavoro, Bombardieri “Grean Deal? Serve un cambio di orizzonte in Europa sugli strumenti”

ROMA (ITALPRESS) – “La crescita dell’1% non mi entusiasma, ma non c’è nemmeno da drammatizzare quando c’è una riduzione: i dati sono in crescita ma non danno una risposta alle questioni che noi abbiamo posto, ovvero la perdita del potere d’acquisto, i salari e le pensioni”. Lo afferma il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri a ReStart, su Rai 3. “Continuiamo a chiedere interventi al governo e domani, in occasione dei 75 anni della Uil, formuleremo ulteriori proposte sul tema del lavoro, su cui è necessario fare delle scelte: al Cnel sono stati depositati più di mille contratti e molti sono a livelli economici più bassi”, aggiunge Bombardieri.

E sul salario minimo e gli altri temi legati al mondo dell’occupazione: “Sul salario minimo avevamo proposto di farlo coincidere con i livelli minimi di ingresso dei contratti maggiormente rappresentativi: domani al governo chiederemo una norma di sostegno a un accordo firmato da tutte le parti sociali, che misura la rappresentatività dei sindacati e delle associazioni datoriali. Tutti i lavoratori devono avere la possibilità di votare nel settore privato per misurare la rappresentanza – continua Bombardieri -. Solo così avremo la possibilità di dire chi rappresenta che cosa in ambito contrattuale: in questo paese la sottoscrizione di contratti pirata indebolisce il trattamento economico e i diritti dei lavoratori, 6 milioni di lavoratori hanno il contratto scaduto”.

Infine, sul Green Deal dell’Unione Europea, Bombardieri è chiaro: “Non dobbiamo mettere in discussione il Green Deal, ma gli strumenti attraverso cui ci si è arrivati: se non c’è transizione sociale non si va da nessuna parte. Alla Commissione europea abbiamo chiesto più investimenti e un cambio di orizzonte, nella transizione verso l’elettrico bisognerebbe utilizzare i motori ibridi. I dazi Usa in Italia potrebbero provocare un maggior esborso di 7 miliardi di euro e una perdita di 60 milioni di posti di lavoro. Al netto dei dati sull’occupazione vanno analizzati i trattamenti economici: i lavoratori soffrono, la qualità dei salari è povera”, ha concluso il segretario dell’Uil.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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