Van Gogh Alive, un modo nuovo di vivere l’arte
Non chiamatela mostra, sarebbe troppo riduttivo, e forse neanche la più corretta definizione di esposizione multisensoriale riesce a rendere l’idea sulla intensità di emozioni che si vivono all’interno del Palazzo degli Esami in Roma.
Dallo scorso 25 ottobre, nel palazzo che ha riaperto i battenti per l’occasione, è in scena Van Gogh Alive – the experience, un modo nuovo per vivere l’arte, una forma decisamente travolgente che porta il visitatore direttamente dentro le opere d’arte.
Sconvolgente, con ovviamente accezione positiva, il tempo trascorso all’interno di questa moderna esposizione dove la musica giusta accompagna costantemente le opere dell’artista che scorrono sui gli schermi susseguendosi, ripercorrendo i periodi principali della vita di Van Gogh, talvolta animate da effetti semplici ma sorprendenti. Quasi tutti i muri vengono cosi invasi dai colori del genio olandese, perfino soffitti e pavimenti sono utilizzati per accerchiare i visitatori dalle immagini.
“L’opera di Van Gogh afferma l’esperto d’arte Sergio Gaddi – ospite in occasione della presentazione della mostra – ha la violenza dei sentimenti e delle emozioni, la sua pittura è sintesi mirabile della potenza visionaria e drammatica della sua stessa vita
La mostra, prorogata fino al 23 aprile, è stata organizzata da Ninetynine con il patrocinio del MIBACT e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e da Grande Exhibitions – società specializzata nella creazione, progettazione, produzione e installazione di grandi eventi artistici itineranti.
Analizziamo l’evento in numeri: 40 i minuti della durata della mostra, 40 i proiettori ad alta definizione impiegati per immagini dettagliate e in primo piano, 11 mila metri quadrati di esposizione utilizzati all’interno di Palazzo degli Esami, 3.000 immagini utilizzate per sorprendere e coinvolgere i visitatori con 800 opere di uno degli artisti probabilmente più travagliato e geniale che l’arte abbia mai avuto.
Emanuele Scigliuzzo